bdsm
Andreas e Teresa
di Leonidasspartan
02.09.2024 |
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"Rientrammo lentamente in porto dopo che Franca ci ebbe ripulito i cazzi con la lingua..."
Teresa si diresse verso la camera da letto per la doccia e per prepararsi per la cena. Chiamai subito Stefanos, un ex pescatore che aveva preferito lasciare la pesca e utilizzare la sua barca per piccole crociere nelle baie circostanti. Dovevo assolutamente averlo a mia disposizione per l’indomani in modo da lasciare campo libero ad Andreas.
Stefanos fece il prezioso, ma quando prospettai la possibilità di scopare una bella italiana piuttosto troia si lasciò convincere. Ci avrebbe aspettato al porto per le 10:30 circa, così avrei potuto accertarmi che Andreas e Teresa fossero partiti per la loro “gita”.
Andai da Franca e le dissi che domani avrebbe provato il cazzo di un pescatore, lei mi fulminò con uno sguardo di sfida. Mi avvicinai e le ordinai di mettersi in ginocchio tirai fuori il cazzo e glielo misi in bocca tenendola per i capelli.
“Fai la ritrosa cognatina ? Però te la sei goduta con tre cazzi a tua disposizione!! Troia !! Svuotarmi in coglioni ancora una volta! E’ ora del tuo aperitivo puttanella.”
Riuscì a sborrare ancora una volta.
“Vedi di essere educata e accondiscendente con Stefanos, ti piacerà e ti userà per bene. Tra 1 ora vieni per la cena, non devi metterti ne mutande ne reggiseno, lo sai vero?”
Lei assenti’ e io me ne andai.
La cena fu molto divertente. Teresa che di solito era taciturna e annoiata era particolarmente frizzante e spiritosa. Evidentemente le tirava la figa, in attesa di farsela massaggiare da Andreas.
Come al solito masturbai Franca con il piede attraverso la tavola. Anche lei era attiva e ciarliera, essere usata cominciava a piacerle.
Si sedeva sempre davanti a me e apriva subito le cosce per farsi titillare il clitoride dal mio alluce. Spesso sussultava, ma fingeva di tossire per coprire i singulti di piacere. Era ormai a mia completa disposizione e la usavo a mio piacimento.
Tirammo tardi, io fremevo in attesa che Teresa se ne andasse a letto per sottomettere Franca ai miei voleri prima che andasse a letto. Finalmente ci lasciò.
“Vai in camera tua e aspettami nuda e in ginocchio, hai avuto l’aperitivo e adesso ti spetta il digestivo, ti piscero’ in bocca.”
Franca si alzò e si diresse verso la sua camera.
Aspettai una decina di minuti messaggianfo con Iorgos in relazione agli avvenimenti dell’indomani, poi andai da Franca.
La trovai nuda in ginocchio nel mezzo della stanza. Rimase in silenzio. Le diedi due ceffoni e urlai: “Come si dice troia”
“Benvenuto padrone”
“Sei proprio una puttana da strada, non conosci le buone maniere!”
E le strizzai e girai i capezzoli fino a che mi chiese perdono per la sua maleducazione.
“Apri la bocca cesso!!”
Mi sbottonai la patta e presi il cazzo in mano e cominciai ad urinarle in bocca.
Ingoio’ quasi tutto. E mi pulì il cazzo quando finii.
“Brava puttanella, questa sera non ti inculo. Ma domani sarai ben usata. Dopo che avrai soddisfatto Stefanos ti inculero’ come al solito per suggellare la tua sottomissione.”
“Si mio padrone, grazie di tutto.” Disse.
“Pulisci per terra l’urina con la lingua!”
Obbedì e la lascia senza una parola.
Il mattino dopo la colazione era programmata per le 8:30, ma Teresa era in piedi già alle 7! Andò in bagno e sentii l’acqua correre per molto tempo, poi cessò. Aveva lasciato la porta semiaperta per cui potei vedere che si stava depilando il pube ed i genitali con il mio rasoio. Non lo faceva da anni!! Ridacchiai tra me e me dicendomi che presto Andreas le avrebbe aperto figa e culo e che poi io e Iorgos avremmo finito il programma.
Usci’ indossando un bikini succinto. Non era poi così male. Le tette piuttosto grosse e pendule erano contenute a stento dal reggiseno e il culo debordava dagli slip a tanga. Andreas ci si sarebbe fiondato come un pescecane affamato !!
Facemmo colazione. Mandai Franca a prepararsi. Sapeva che non doveva vestire niente sotto un leggerà e corta vestaglia per essere pronta ad essere usata da Stefanos, che immagino fremesse nell’attesa.
Verso le 10 Andreas arrivo’. Era un bel giovane aitante e abbronzato. Capelli corti castani, occhiali da sole e sguardo strafottente. Perfetto per far uscire dalle righe Teresa.
Saluto’ educatamente e si complimentò con Teresa per la sua mise.
Parlammo brevemente e mi disse guardandomi di sottecchi che sarebbero andati alla piccola spiaggia di Agios Panteleimonas.
Sorrisi, era un posto dove si infrattavano le coppie irregolari per prendere il sole nudi e scopare in riva al mare. Ottima scelta.
Li avrei raggiunti via mare per spiare cosa stesse succedendo.
Partirono insieme, con Teresa sorridente ed eccitata come non mai. Augurai loro una buona giornata ridacchiando.
Chiamai Franca per andare al porto da Stefanos.
Rimasi sorpreso quando la vidi.
In pratica era nuda. Coperta, si fa per dire, da una vestaglia traforata scollata e corta.
Qualsiasi movimento facesse mostrava qualcosa: ora le tette piccole e lievemente pendule, ora il culo sodo ora la vulva ….
“Finalmente hai capito cosa sei e a che cosa servi. Sei solo uno sborratoio per maschi infoiati. Stefanos ti servirà a puntino. In breve colerai sperma da tutti i tuoi pertugi, puttana.”
Rispose:”Sono la vostra serva e farò quello che vorrete padrone.”
Arrivammo al porticciolo con lieve ritardo. Stefanos camminava nervosamente sul molo.
Quando vide Franca spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta.
Era un omone alto e massiccio, con braccia e gambe muscolose, cotto dal sole. Capelli lunghi brizzolati, barba incolta. Aveva due mani come due pale, con dita grosse e callose. Lo sguardo era acuto.
Lo salutammo e lui rispose in inglese. Poi avvicinò il caicco al moletto con la cima e disse a Franca “Please get in the boat”
Per salire la cognatina mise in bella evidenza il culo e la figa per la gioia del pescatore.
Franca si sedette a prua e noi due a poppa, Stefanos era alla barra del timone. Uscimmo rapidamente dal porticciolo.
Stefanos mi guardò e io gli feci un cenno di assenso.
Chiamo’ con un grugnito Franca e le indico a gesti di spostarsi a fianco a lui.
“Take out your dress” ordino’.
In breve lei fu nuda.
Stefanos sbottonò i bermuda e con una delle sue manone prese per il collo Franca e la diresse verso il suo cazzo.
Franca prese il cazzo in bocca e comincio’ a succhiare di buona lena.
Quando si arrivo’ fuori dalla rada Stefanos la fece alzare e, sempre stando seduto per timonare la fece sedere sul suo cazzo eretto e lei cominciò a cavalcarlo.
Continuo’ così per una quindicina di minuti poi Stefanos esplose il suo sperma nella pancia di Franca che si accascio esausta per la cavalcata sul fondo della barca.
“Riposati piccola, che tra poco ti apro il culo”
“Grazie padrone, sarà bellissimo farmi inculare da voi” sussurro’.
Bevemmo birra e mangiammo un tiropita mentre Franca era distesa sul fondo della barca a gambe aperte con fiotti di sperma colanti dalla vulva.
Io mi tuffai per un bagno rinfrescante, e vidi che il cazzo del pescatore si stava di nuovo risvegliando.
Mi guardò e mi chiese se poteva sodomizzare la cognatina. Ci pensai su un attimo e poi alla fine acconsentii. Io la avrei comunque sodomizzata per concludere la giornata.
La rivolto’ a pancia in giù e la penetro’ senza tanti complimenti. L’ano di Franca ormai era slabbrato e il cazzo entro’ facilmente.
Aveva sborrato da poco per cui non riuscì a eiaculare nel culo di Franca nonostante la pompasse a fondo e per lunghissimo tempo. Alla fine rinunciò essendo tuttavia evidentemente soddisfatto.
“Cara cognata adesso sei schiava di due padroni, quelli che ti hanno inculato. Per cui dovrai obbedire ad entrambi. Pensa che bel risultato per una libera pensatrice come te. Da donna emancipata a schiava sessuale sottomessa!!”
Dissi a Stefanos di dirigersi verso Agios Panteleimonas. Volevo vedere a che punto era Andreas.
Dissi a Franca: “Vediamo se quella frigida di tua sorella ha aperto le gambe per Andreas. Voglio avere due schiave a mia disposizione e bisogna iniziare quella stronzetta alla umiliazione. Tu dovrai essere complice e, quando sarà il momento, istruirla ad essere troia come te.”
Erano quasi le 15 e faceva caldo. Sulla barca eravamo nudi e Franca masturbava dolcemente i nostri due cazzi, mentre Stefanos le aveva infilato le sue grosse dita una nel culo e una nella figa. Gocciolava umori bagnandogli la mano che lui le faceva di tanto in tanto ripulire con la lingua.
Arrivammo in vista della spiaggia. Una piccola mezzaluna sabbiosa. C’erano tre coppie distese sulla sabbia. Non vidi Teresa e Andreas.
Una coppia era impegnata in un 69, le altre due sembravano tranquille, erano comunque tutti nudi.
Si sentiva gemere all’unisono la coppia che si stava succhiando
Ero curioso di capire dove erano Teresa e Andreas, dovevano essere lì, Andreas di sicuro avrebbe portato a termine la sua missione.
Mi sarebbe piaciuto anche vedere la faccia di mia moglie, che faceva sempre la puritana bacchettona, vedendo e sentendo i due che si stavano sollazzando succhiandosi a vicenda.
Feci avvicinare Stefanos a riva per vedere meglio.
Niente.
Dissi a Stefanos di chiavare Franca e tenerla occupata mentre io mi sarei avvicinato a nuoto alla spiaggia.
Ovviamente non se lo fece dire due volte e costrinse la cognatina a leccargli i genitali e il culo per cominciare.
Nuotai lentamente verso la spiaggia.
Cambiando l’angolo di osservazione notai che su un lato della spiaggia c’era uno scoglio più alto che chiudeva una specie di anfratto. Mi spostai ulteriormente e li vidi.
Teresa si era tolta il reggiseno e le sue abbondanti tette accoglievano il cazzo di Andreas che andava avanti e indietro. Non si era tolta gli slip. Mi fermai per vedere come andava.
Dopo qualche minuto Andreas alzò il suo cazzo duro e lucido verso la bocca di Teresa che comincio’ a succhiarlo.
“Che stronza” pensai.” Non mi fa un pompino da mesi.”
Gliela avrei fatta pagare.
Comunque era evidente che non l’aveva ancora chiavata.
Mi arrampicai sullo scoglio senza essere visto e continuai l’osservazione.
Intanto i due del 69 davano spettacolo. Lei urlo’ il suo orgasmo e lui continuo a leccarla convulsamente fino a quando anche lui lanciò un urlo sborrandole in bocca.
Andreas mi vide e mi sorrise mentre si godeva il pompino. Gli feci cenno di chiavarla, lui assenti’ e tolse il cazzo dalla bocca di Teresa che parve dispiaciuta. Senti in lontananza che le disse “E’ giunto il momento di aprirti zietta mia, sei una brava puttana e quindi apri le cosce.”
Incredibilmente lei si tolse gli slip e, distesasi, apri le gambe.
Senza tanti complimenti lui la penetro’ fino si coglioni. Un urlo accompagno’ l’entrata del cazzo nella figa. L’aveva di nuovo sverginata ……
Ottimo pensai.
La stava stantuffando come un martello pneumatico e lei gemeva e si contorceva.
Alla fine la mise prona e dopo averle leccato l’ano la inculo’. Lei lo prese in culo signorilmente. Evidentemente si era rilassata.
“Godi troia, ti ho inculato e adesso mi appartieni, sei la mia schiava e farai tutto quello che voglio io”
Formula classica !!
“Domani ti farò scopare da Iorgos così proverai un bel cazzo stagionato. Dopodomani vedremo, ho molti amici cazzuti ed arrapati”
Continuava a pomparla con gran vigore e lei gemeva di dolore e piacere.
Le altre coppie si erano avvicinate e si godevano lo spettacolo. Si segavano e le femmine si titillavano il clitoride.
Uno dei maschi alla fine eiaculo’ un bel getto di sperma.
Rientrai in acqua e mi diressi verso la barca che si era avvicinata. Stefanos timonava con Franca attaccata con la bocca al suo cazzo.
Risalii in barca e dissi a Franca “Quella troia di tua sorella si è fatta sbattere davanti e dietro da Andreas. Finalmente si è fatta aprire figa e culo. Mi ha eccitato e ho il cazzo duro, tocca a te.”
Docilmente si mise a carponi e sussurrò “Il mio culo e’ vostro padrone.”
La penetrai con decisione e continuai fino all’orgasmo.
Subentrò poi Stefanos che cominciò a penetrarla in vagina e in culo alternando i colpi del cazzo. Lei urlo : "Posso godere padrone, vi prego?”
Acconsentii e la troia ebbe alcuni orgasmi subentranti mentre Stefanos continua il suo pompaggio alternato. Alla fine le sborro’ in vagina.
Rientrammo lentamente in porto dopo che Franca ci ebbe ripulito i cazzi con la lingua.
Salutai Stefanos che diede una rozza strizzata alle tette di Franca come saluto dicendole “Tomorrow I’ll fuck you again pussy.”
La puttana sorrise soddisfatta.
Arrivati a casa mi preparai per aspettare il ritorno di Andreas e e di quella troia sottomessa di Teresa.
Segue
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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